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al testo di Maria Teresa Morini
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Sì.. viene estate aprendo finestre
dai vetri scheggiati e tracce di foto porno incollate ai vetri, quelle finestre sudice che nascondono garage e tuguri s'aprono anch'esse per un colpo di vento. Questa estate tanto attesa alle scrivanie dove soli senza una vera direzione lasceremo le gambe dove vorranno andare, dietro al suonatore di tromba dondolante al passaggio a livello, non teme il treno e nessun segnale. Code di macchine al casello mandano barbagli dalle cromature E mosche ignare svolazzano attorno agli occhi del capostazione. Occerto! s'alza un tremolìo alcolico dai binari, arriva tutto sfiancato un treno merci ,... e che merci? ... trasporto di tronchi polacchi: solo legno e badanti, da est. Una volta vedevi soldati, ai binari, con zaini da campo odore di ferro sigarette e tagli freschi di capelli. L'estate in stazione è pesta come una donna di vita inutilmente tentata da un caffè amaro.
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